Spesso ci si sente proporre una visita odontoiatrica con esame panoramico in OMAGGIO, ma siamo sicuri che la radiografia panoramica sia l'esame ideale per la valutazione dei problemi odontoiatrici? Quali altri esami radiografici esistono in odontoiatria e quali sono le loro indicazioni? In questo post vedremo quali sono i principali esami radiografici, i loro vantaggi e gli svantaggi per la corretta valutazione delle patologie del cavo orale.

Iniziamo col parlare delle radiografie endorali. Durante questo esame la pellicola radiografica o il sensore devono essere inseriti nel cavo orale e quindi generano fastidio nel paziente. E' possibile ridurre tale sensazione fastidiosa utilizzando dei formati di pellicola ridotti, rispetto alle normali dimensioni della pellicola che sono 31 x 41 mm. ma in tale modo si rischia di perdere dei particolari.
Gli esami possono essere effettuati con pellicole tradizionali, utilizzando lastre ai fosfori oppure con dei sensori digitali.
Le pellicole tradizionali necessitano (tra queste tre tipologie di esame) del tempo di esposizione più lungo (più raggi) e del tempo di sviluppo maggiore. Se non perfettamente fissate possono deteriorarsi nel tempo.
Le radiografie ai fosfori consentono di ottenere una immagine digitale in minor tempo, rispetto alle tradizionali, secondo alcuni operatori hanno una qualità di immagine inferiore, ma non tutti concordano su questo. Queste radiografie rimangono inalterate nel tempo.
Le radiografie ottenute con sensori, sono istantanee, di elevata qualità e rimangono inalterate nel tempo. Richiedono i tempi di esposizione più bassi in assoluto, ma i sensori sono molto più ingombranti della pellicola tradizionale in bocca (molto fastidio). Sia le immagini delle radiografie ai fosfori che quelle ottenute con sensore possono essere elaborate al computer, potendo agire su contrasto, luminosità e applicando filtri di diverso tipo, cosa che non è possibile effettuare con le lastre tradizionali.

In tutte queste tipologie di rx, se gli esami sono effettuati con un centratore e secondo tecnica parallela, le immagini ottenute presentano un rapporto 1:1 col dente naturale. Inoltre non sono presenti strutture ossee sproiettate sulla lastra che potrebbero originare false immagini.
Con la radiografia panoramica si ottiene una immagine di tutte le strutture del cavo orale sulla stessa lastra. Questo che potrebbe sembrare un vantaggio è in realtà il principale svantaggio di questa tipologia di indagine.
Infatti spesso i denti sulla radiografia risultano sovrapposti tra loro ed è estramamente difficile effettuare diagnosi di lesioni cariose allo stadio iniziale. Inoltre le strutture della spina dorsale vengono impressionate sulla lastra. Non sono visibili perchè sproiettate (non a fuoco), ma spesso generano false immagini soprattutto a livello dei denti anteriori. Anche le radiografie panoramiche possono essere su pellicola tradizionale oppure immagini digitali. Le seconde richiedono una minore dose di raggi per essere realizzate.


Con questo tipo di indagine radiografica è possibile analizzare la struttura ossea e dentale in 3D. E' quindi possibile valutare oltre alla altezza e alla larghezza lo spessore osseo. Questo dato è fondamentale per poter valutare la possibilità di installare impianti, in quanto esistono strutture ossee, dette a lama di coltello, che nelle indagini panoramiche sembrano avere tutte le caratteristiche per poter procedere all inserimento di impianti, mentre nella realtà non hanno spessore. L'inserimento di impanti in queste zone è possibile solamente dopo interventi di incremento osseo.
Con l'esame tomografico è possibile valutare inoltre la contiguità di strutture anatomiche, quali gli apici delle radici degli ottavi inferiori (denti del giudizio) ed il nervo alveolare inferiore, quando è prevista una chirurgia.
Gli esami tomografici possono essere di due tipi; la TC Spirale e la TC Cone Beam.

Nella esecuzione della TC spirale si è sdraiati su un lettino. La dose di radiazioni utilizzate è superiore a quello della TC Cone Beam, ma questa tipologia di esame sembra determinare una magnificazione minore. La magnificazione però può essere ridotta o eliminata dal softwere che determina la ricostruzione della immagine.
Ricapitolando quindi le radiografie periapicali sono consigliate quando si deve valutare la presenza di carie, di lesioni periapicali o di lesioni parodontali a carico dei denti. La radiografia panoramica ci può fornire dati sulla prossimità di strutture anatomiche (quali gli apici dei denti del giudizio inferiori ed il nervo alveolare) inoltre ci consente di effettuare una valutazione dei seni mascellari e delle cavità articolari. La TC è importante per una valutazione tridimensionale delle strutture ossee e dentali (installazione di impianti, estrazione di denti con prossimità radicolare al nervo, rialzi di seno, prelievi ossei).
Per quanto riguarda la dose di radiazioni assunta vale lo schema seguente:
